1. Ricorso giurisdizionale – Atti impugnabili – Consigliere comunale – Limiti
2. Enti locali – Deliberazioni – DUP e bilancio – Ipotesi di illegittimità per violazione della progressione stabilità dal Testo unico sugli enti locali – Fattispecie
1. I consiglieri comunali sono legittimati ad impugnare gli atti del comune stesso qualora la violazione abbia inciso negativamente sul compiuto esercizio del munus publicum e sulle loro prerogative.
2. In forza delle disposizioni di cui agli artt. 151, 170 e 174 T.U. Enti locali, nell’ambito del più generale procedimento di approvazione del bilancio, il subprocedimento relativo all’approvazione del Documento unico di programmazione, costituente espressione di una disciplina che il Legislatore ha intenzionalmente articolato in maniera puntuale, al fine di consentire un esercizio effettivo della funzione del Consiglio comunale come organo di indirizzo e di controllo politico – amministrativo: la discussione e l’approvazione del D.U.P. deve essere svolta in apposita e specifica seduta “dedicata”, preliminare (e precedente) rispetto alla seduta di approvazione del bilancio di previsione, quest’ultimo da redigere in coerenza con il D.U.P., costituente la guida strategica e operativa dell’Ente, che investe la sfera di interesse e di esercizio della funzione di tutti i consiglieri comunali, essendo stata l’assise consiliare eletta dalla legge quale sede naturale del confronto e della decisione sul contenuto del D.U.P..