Su segnalazione della gentile collega e socia avvocatessa Antonella Roselli.
Il Ministero della Giustizia ha inoltrato al Consiglio Nazionale Forense, il 18 marzo scorso, lo schema di decreto ministeriale recante disposizioni per il conseguimento ed il mantenimento del titolo di avvocato specialista, in attuazione dell’articolo 9 della legge 31 dicembre 2012, n. 247, ai fini dell’espressione del parere prescritto dalla legge.
Il CNF, prima di procedere all’espressione del parere, ha avviato il 25 marzo la consueta consultazione di Ordini, Unioni, Cassa forense e Associazioni maggiormente rappresentative; che potranno inviare in via telematica proprie osservazioni entro il 25 maggio prossimo.
Per agevolare la lettura dello schema di regolamento è stato inviato anche il dossier dell’Ufficio Studi n. 3/2014, a cura dell’Ufficio studi, che individua ed analizza le linee guida tracciate dalla riforma, formula proposte specifiche e considera, in un’ottica comparatistica, la disciplina applicabile negli altri paesi europei, particolarmente in Francia ed in Germania.
e Inghilterra
Dal quadro comparativo riportato nel Dossier, si rileva che il sistema di specializzazioni forensi vige Francia, Germania, Portogallo, Belgio, Croazia, Estonia, Polonia, Slovenia, Svizzera e Inghilterra.
Per grandi linee, in Europa vigono due sistemi: il primo individua alcune macro-aree suddivise in micro aree di competenza; il secondo, per esempio quello tedesco, dettaglia minuziosamente gli ambiti di specializzazione.
In ogni sistema, elementi di uniformità sono rappresentati dal fatto che la materia è oggetto di normazione secondaria e che il titolo di avvocato specialista viene rilasciato dall’ente nazionale esponenziale della categoria forense.