Tratto dal sito dell’UNAA
La giustizia amministrativa in Italia è da riformare, con alcune misure mirate che possono migliorarne l’efficienza e l’accessibilità a vantaggio dei cittadini. E’ questo il messaggio di fondo lanciato nel corso dei lavori dell’assemblea dell’Unione nazionale degli avvocati amministrativisti, tenutasi a Roma a Palazzo Spada, alla presenza del Presidente del Consiglio di Stato Alessandro Pajno che ha portato il saluto dei magistrati. Il Presidente dell’Unione Umberto Fantigrossi, del foro di Milano, ha aperto i lavori con una relazione nella quale ha indicato a grandi linee il progetto di riforma che nelle prossime settimane verrà presentato al Governo e al Parlamento e che si basa su quattro principali misure: l’introduzione sperimentale, per alcune materie, del giudice monocratico; la mediazione amministrativa per le controversia in cui è parte la Pubblica amministrazione, anche per rafforzare il ruolo degli avvocati nei percorsi di deflazione del contenzioso; l’istituzione dei consigli giudiziari nell’ambito della giustizia amministrativa; la revisione delle competenze del Tribunale amministrativo del Lazio, oggi troppo estese.
Nel corso del dibattito, al quale hanno partecipato i delegati delle 24 camere distrettuali e società regionali federate nell’Unione sono emerse molte voci critiche sull’avvio del processo amministrativo telematico, regolato da procedure eccessivamente rigide che scaricano troppi oneri sugli avvocati, compreso quello di fornire le copie cartacee di cortesia di atti e documenti, frustrando gli obiettivi di snellezza e praticità dell’informatizzazione.
Roma, 6 aprile 2017