Il Palazzo Barbone - primo edificio del borgo murattiano, sorgeva ad angolo tra Corso Cavour e Corso Vittorio Emanuele e ha segnato l’inizio della nuova Bari. Secondo la leggenda Gioacchino Murat lasciò cadere un suo anello prezioso nella malta della sua prima pietra. A piano terra nel 1930 fu aperta la pasticceria “La Sem” mentre un logo della Motta sormontava già questo edificio.
Bari - "Grattacielo della Motta" - Prospetto
Nel 1955 in Corso Cavour, ad angolo con Corso Vittorio Emanuele nel 1955 veniva costruito – a seguito della demolizione di Palazzo Barbone - il cosiddetto Palazzo della Motta, con 12 piani fuori terra progettato dagli ingegneri Luigi e Vincenzo Rizzi. La denominazione deriva dal caffè – ristorante che occupava il piano terra e il primo piano, pavimentati con piastrelle di ceramica azzurra prodotta dalla ceramica Levante, a Bari, la cui bellezza ne determinò la scelta anche per gli storici locali della Motta in Galleria a Milano.
"La nuova edilizia a Bari: il dopoguerra e la città trasformata", a cura di Livia Semerari - Adda Editore -
Bari - "Grattacielo della Motta" - Insegna -
Il “Grattacielo della Motta” era sormontato per l’appunto dall’insegna Motta – realizzata secondo la grafica dei manifesti di Severo Pozzati, in arte SEPO: la M con la silhouette del Duomo di Milano sovrastato dalla Madonnina.
Bari - Palazzo dell'Acquedotto Pugliese
È denominato il Palazzo dell'Acqua, in quanto espressione tangibile dell’antico progetto di portare l’acqua in Puglia consentendo di rendere produttiva una terra da sempre carente d’acqua. I lavori per la sua costruzione, affidati all'ing. Cesare Brunetti, cominciano nel 1927 e terminano nel 1932. Lo stile architettonico del palazzo si ispira al romanico pugliese. Gli interni sono impreziositi da ricca galleria di dipinti murali, sculture, mobili e altri fregi ideati e progettati dal genio di Duilio Cambellotti.
Bari - Palazzo della Citta metropolitana
L’edificio sorge sul lungomare Nazario Sauro e presenta una planimetria a forma di quadrilatero irregolare. Innalzato tra il 1932 e il 1936 su commissione dell’Amministrazione provinciale di Bari. Concorsero alla realizzazione dell’opera, oltre al progettista, l’ingegnere Luigi Baffa, alcune delle eccellenze pugliesi nel campo dell’architettura e dell’artigianato. Storica sede dell’Amministrazione provinciale e della Pinacoteca cittadina, dal 2015 ospita la Città Metropolitana di Bari.
Bari - Palazzo Filo Della Torre - Diana
L’edificio in stile neoclassico si caratterizza per il colore rosso mattone ed è situato nel reticolo viario compreso tra corso Vittorio Emanuele II, piazza Massari e via Villari. La sua costruzione risale al 1838 e fu realizzata sulla base di un’idea progettuale dell’architetto Vincenzo Capirri. Destinato in origine ad ospitare la dimora del conte Massenzio Filo della Torre, sindaco di Bari, il palazzo fu in seguito rilevato nel 1851 da Giuseppe Diana. Per quasi quattro decenni l’edificio svolse anche la funzione di sede dell’istituto di credito dei Diana. Ai primi del Novecento il palazzo fu ceduto alla famiglia Di Cagno Abbrescia. Dal 1973 è diventata sede prestigiosa del Tribunale Ammnistrativo Regionale.