- Camera Amministrativa

1. Giurisdizione – Riparto – Pubblico Impiego – Riammissione in servizio pubblico dipendente – Giurisdizione del G.O.
2. Giurisdizione – Silenzio della P.A. – Giurisdizione del G.A. – Limiti
3. Giurisdizione – Declaratoria di difetto di giurisdizione – Translatio iudicii – Termini

1. La domanda proposta da un pubblico dipendente per conseguire la riammissione in servizio rientra nella giurisdizione del giudice ordinario.
2. Il rimedio del silenzio-rifiuto non è esperibile nel caso in cui il giudice amministrativo sia privo di giurisdizione in ordine al rapporto cui inerisce la richiesta rimasta inevasa (nella specie, il giudice amministrativo ha declinato la propria giurisdizione in relazione ad una domanda diretta ad ottenere una pronuncia dichiarativa dell’illegittimità del silenzio-rifiuto opposto dall’Amministrazione sull’istanza di un pubblico dipendente di riammissione in servizio ex art. 110, comma 5 D.Lgs. n. 267/2000).
3. A seguito della declaratoria di difetto di giurisdizione da parte del giudice amministrativo in favore del giudice ordinario la domanda potrà essere riproposta dinanzi a quest’ultimo nei termini di legge secondo i principi affermati da Corte Cost. n. 77/2007 ed ai sensi degli artt. 59 L.n. 69/2009 e 11 c.p.a..

N. 00820/2012 REG.PROV.COLL.
N. 00003/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 3 del 2012, proposto da Aquilino Pietro Aurelio, rappresentato e difeso in proprio, con domicilio eletto presso l’avv. Tiziana Sangiovanni, in Bari, via Napoli, 138;

contro
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari, rappresentati e difesi dall’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Bari, domiciliataria per legge in Bari, via Melo, 97;

per l’accertamento dell’illegittimità
– del silenzio rifiuto serbato dall’Ufficio Scolastico Regionale – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari in ordine all’istanza di riammissione in servizio ai sensi dell’art. 2, comma 4 legge n. 339/2003 inoltrata a mezzo raccomandata a.r. del 31.7.2011 e successiva diffida del 10.10.2011;
– nonchè di ogni altro atto ad esso presupposto, conseguente e/o comunque connesso con il suddetto silenzio inadempimento/rifiuto;
per l’emanazione dell’ordine di riammissione in servizio ex art. 2, comma 4 legge n. 339/2003;
e per la condanna dell’Amministrazione ad adottare il provvedimento richiesto nel termine di mesi tre, ex art. 2 legge n. 339/2003, con richiesta di provvedere ex art. 117, comma 3 cod. proc. amm. alla nomina di un commissario ad acta in caso di protratto inadempimento dell’Amministrazione oltre il termine assegnatole;

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e dell’Ufficio Scolastico Regionale per la Puglia – Ambito Territoriale per la Provincia di Bari;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore il dott. Francesco Cocomile e udito nella camera di consiglio del giorno 7 marzo 2012 per la parte ricorrente il difensore avv. Pietro Aurelio Aquilino;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue:

FATTO e DIRITTO
L’odierno ricorrente Aquilino Pietro Aurelio alla data (2.12.2003) di entrata in vigore della legge 25 novembre 2003, n. 339 era docente di ruolo a tempo indeterminato presso l’istituto scolastico di scuola primaria secondo circolo F. Positano in Noci con la qualifica di insegnante di scuola primaria comune.
In quanto iscritto all’Albo degli Avvocati tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Bari ed esercitante la libera professione, con l’approssimarsi della scadenza dei 36 mesi stabiliti dall’art. 2 legge n. 339/2003, optava per l’esercizio della libera professione con cessazione del rapporto di lavoro, conservando il diritto alla riammissione in servizio.
In data 31.7.2011 presentava istanza di riammissione in servizio ai sensi dell’art. 2, comma 4 legge n. 339/2003.
Tuttavia, l’Amministrazione rimaneva inerte.
L’Aquilino contesta in questa sede il silenzio serbato dalla P.A.
Rileva parte ricorrente di essere in possesso di tutti i requisiti previsti dall’art. 2, comma 4 legge n. 339/2003 per l’ottenimento della riammissione in servizio; che ai sensi dell’art. 31, comma 3 cod. proc. amm. il giudice amministrativo può pronunciarsi sulla fondatezza della pretesa laddove venga in rilievo – come nel caso di specie – un’attività amministrativa vincolata.
Si è costituita l’Amministrazione convenuta, resistendo al gravame.
Ciò premesso, ritiene questo Collegio che debba essere dichiarato il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in ordine alla cognizione del presente ricorso in favore della magistratura ordinaria.
La controversia in esame attiene, infatti, alla materia del pubblico impiego contrattualizzato ed al “diritto alla riammissione in servizio a tempo pieno” come testualmente recita l’art. 2, comma 4 legge n. 339/2003, materia attribuita ai sensi dell’art. 63 dlgs 30 marzo 2001, n. 165 ed in base all’ordinario criterio di riparto (fondato sulla natura della posizione giuridica soggettiva dedotta in giudizio) alla giurisdizione del giudice ordinario.
A tal riguardo, va rimarcato che “Il rimedio del silenzio rifiuto, regolato per gli aspetti processuali dall’art. 21 bis l. 6 dicembre 1971 n. 1034, non configura una giurisdizione esclusiva o per materia del g.a. e non è quindi esperibile nel caso in cui esso è privo di giurisdizione in ordine al rapporto sostanziale.” (cfr. Cons. Stato, Sez. IV, 19 marzo 2009, n. 1645).
Inoltre, Cons. Stato, Sez. IV, 23 settembre 2004, n. 6210 ha evidenziato che “àˆ inammissibile, per difetto di giurisdizione della autorità del giudice amministrativo, il ricorso giurisdizionale proposto avverso il silenzio formatosi sull’istanza di riammissione in servizio di un pubblico dipendente, rientrando detta controversia nella giurisdizione del giudice ordinario.”.
Sulla stessa linea Cons. Stato, Sez. IV, 2 novembre 2004, n. 7088: “Il rimedio del silenzio-rifiuto, regolato per gli aspetti processuali, dall’art. 21 bis l. Tar, non è esperibile nel caso in cui il giudice amministrativo sia privo di giurisdizione in ordine al rapporto cui inerisce la richiesta rimasta inevasa, pertanto deve essere declinata la giurisdizione amministrativa, adita per ottenere una pronuncia dichiarativa dell’illegittimità del silenzio rifiuto opposto dall’Amministrazione sull’istanza dell’interessato volta ad ottenere la sua riammissione in servizio ex art. 110, comma 5 d.lg. 18 agosto 2000, n. 267.”.
Da quanto esposto discende la declaratoria del difetto di giurisdizione del giudice amministrativo sulla domanda di cui al ricorso, in favore del giudice ordinario, innanzi al quale la domanda potrà essere riproposta nei termini di legge secondo i principi affermati dalle sentenze della Corte costituzionale, 12 marzo 2007, n. 77 e della Corte di Cassazione, Sez. Un., 22 febbraio 2007, n. 4109 ed in virtù delle previsioni normative di cui agli artt. 59 legge 18 giugno 2009, n. 69 e 11 cod. proc. amm.
In considerazione della natura e della peculiarità della presente controversia, nonchè della qualità delle parti, sussistono gravi ed eccezionali ragioni di equità per compensare le spese di giudizio.
P.Q.M.
il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia, sede di Bari, Sez. I, dichiara il difetto di giurisdizione del giudice amministrativo in ordine alla cognizione del presente ricorso, ed indica il giudice ordinario quale giudice munito di giurisdizione su di essa.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’Autorità amministrativa.
Così deciso in Bari nella camera di consiglio del giorno 7 marzo 2012 con l’intervento dei magistrati:

Corrado Allegretta, Presidente
Savio Picone, Primo Referendario
Francesco Cocomile, Referendario, Estensore



L’ESTENSORE		IL PRESIDENTE

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 27/04/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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