1. Processo amministrativo – Giudizio impugnatorio – Ricorso principale e ricorso incidentale – Ordine di esame – Criterio
2. Contratti pubblici – Gara – Scelta del contraente – Affidamento progettazione definitiva – Bando – Relazione geologica – Inclusione – Necessità  – Non sussiste
3. Contratti pubblici – Gara – Scelta del contraente – Affidamento progettazione definitiva – Bando – Relazione geologica – Mancata inclusione – Etero integrazione del bando – Esclusione
4. Contratti pubblici – Gara – Scelta del contraente – Punteggio attribuito ad altro concorrente – Censura – Prova di resistenza – Necessità   

1. Il ricorso incidentale, atteso il carattere “paralizzante” che gli è proprio, deve essere esaminato in via prioritaria dal giudice. Tuttavia, allorchè il ricorso principale sia manifestamente infondato, il giudice, per ragioni di economia processuale, ha facoltà  di procedere all’esame dello stesso, con conseguente improcedibilità  del ricorso incidentale per sopravvenuto difetto di interesse.


2. Il bando per l’affidamento dell’incarico relativo alla progettazione definitiva di un’opera pubblica (nella fattispecie opere di urbanizzazione) non deve necessariamente comprendere la relazione geologica, che può formare oggetto di separato affidamento. La stazione appaltante, pertanto, nell’esercizio della propria autonomia, può decidere di affidare l’incarico di redazione della suddetta relazione a professionista geologo (reperibile sia all’interno che all’esterno dell’ente) in luogo dell’affidamento unitario al professionista incaricato della progettazione definitiva.


3. Non è sufficiente per ricomprendere necessariamente la relazione geologica nell’affidamento di un incarico esterno per la progettazione di un’opera pubblica il mero silenzio al riguardo della lex specialis. Non è configurabile, infatti, alcuna etero-integrazione automatica delle regole di gara ed essendo, viceversa, necessario che la stazione appaltante definisca le prestazioni del geologo nel bando quando voglia prevedere la relazione geologica come parte integrante dell’affidamento della progettazione definitiva.


4. L’ammissibilità  della censura con cui il concorrente ad una gara per l’affidamento di un contratto pubblico si dolga dell’attribuzione di un determinato punteggio all’aggiudicatario, è subordinata alla dimostrazione che all’accoglimento della specifica censura consegua l’aggiudicazione in proprio favore (c.d. prova di resistenza).

N. 01958/2012 REG.PROV.COLL.
N. 00160/2012 REG.RIC.

REPUBBLICA ITALIANA
IN NOME DEL POPOLO ITALIANO
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia
(Sezione Prima)
ha pronunciato la presente
SENTENZA
sul ricorso numero di registro generale 160 del 2012, proposto da: 
Infraterr s.r.l., in proprio ed in qualità  di capogruppo mandataria del costituendo raggruppamento Infraterr – Infrastrutture per il territorio, rappresentata e difesa dall’avv.to Saverio Profeta, con domicilio eletto presso Saverio Profeta, in Bari, via Cognetti, 25; 

contro
Comune di Monopoli, rappresentato e difeso dall’avv.to Pierluigi Nocera, con domicilio eletto presso Francesco Semeraro, in Bari, via Dante n. 51; 

nei confronti di
Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l., rappresentata e difesa dall’avv.to Gennaro Rocco Notarnicola, con domicilio eletto presso Gennaro Rocco Notarnicola, in Bari, via N. Piccinni n. 150;
Vincenzo Tanzarella; 

per l’annullamento
previa sospensiva
– della determinazione dirigenziale n. 1783/29.12.2011 con cui il Comune di Monopoli ha aggiudicato definitivamente la procedura aperta per l’affidamento della progettazione definitiva, progettazione esecutiva, rilievi topografici, sicurezza dei cantieri in fase di progettazione, direzione dei lavori, misura e contabilità  dei lavori del Piano Particolareggiato “Opere di urbanizzazione primaria di via Baione” (CIG 2706575059);
– ove d’interesse, della determinazione dirigenziale prot. n. 1423/2011, con cui il Comune di Monopoli ha affidato la redazione della relazione geologica relativa ai lavori di che trattasi ad un tecnico esterno;
– di ogni altro atto presupposto connesso o consequenziale;
– nonchè per l’accertamento del danno subito dalla ricorrente per l’illegittimo esercizio del potere amministrativo.
 

Visti il ricorso e i relativi allegati;
Visti gli atti di costituzione in giudizio del Comune di Monopoli e dello Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l.;
Visto il ricorso incidentale;
Viste le memorie difensive;
Visti tutti gli atti della causa;
Relatore nell’udienza pubblica del giorno 10 ottobre 2012 il dott. Paolo Amovilli e uditi per le parti i difensori avv.ti Carmine Rucireta (per delega dell’avv. to Saverio Profeta), Pierluigi Nocera e Gennaro Notarnicola;
Ritenuto e considerato in fatto e diritto quanto segue.
 

FATTO e DIRITTO
1. Con bando approvato con determinazione dirigenziale n. 758 del 20 maggio 2011, il Comune di Monopoli ha indetto procedura aperta per l’affidamento dell’incarico esterno afferente la progettazione definitiva, esecutiva, i rilievi topografici, la sicurezza dei cantieri in fase di progettazione, direzione lavori, misura e contabilità , dei lavori relativi al Piano Particolareggiato “Opere di urbanizzazione primaria di via Baione” con criterio di aggiudicazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa ed importo a base d’asta di 269.995,47 euro.
In pendenza del termine per la presentazione delle offerte, con determinazione dirigenziale adottata il 10 ottobre 2011, il Comune di Monopoli ha affidato separatamente a professionista esterno l’incarico di redazione della relazione geologica, propedeutica alla progettazione dei lavori in esame.
All’esito della valutazione comparativa delle offerte pervenute, si è classificato al primo posto il raggruppamento temporaneo di professionisti (r.t.p.) Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l. con punti 89,145, seguito dal r.t.p. Infraterr – Infrastrutture per il territorio con punti 77,908.
Il r.t.p. Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l., con determinazione dirigenziale n.1783/2011, veniva quindi dichiarato aggiudicatario in via definitiva.
Con il ricorso in epigrafe, il r.t.p. capeggiato da Infraterr s.r.l. impugna il suddetto provvedimento di aggiudicazione definitiva, unitamente agli ulteriori atti del procedimento di gara in epigrafe indicati, deducendo censure così riassumibili:
I. Violazione degli artt. 24 e ss. D.p.r. 207/2010 nonchè della lex specialis di gara, eccesso di potere per travisamento dei presupposti di fatto e di diritto, difetto di istruttoria e di motivazione: la relazione geologica, ai sensi dell’art. 24 del D.p.r. 207/2010, costituirebbe parte integrante del progetto definitivo, talchè non sarebbe possibile aggiudicare il servizio de quo in favore di soggetto non in grado di provvedere alla sua redazione; d’altronde, la decisione della stazione appaltante di procedere con separato affidamento alla redazione della suddetta relazione, ne dimostrerebbe “a fortiori” la necessità , con conseguente inutile maggior esborso di denaro pubblico, avendo la ricorrente nel proprio organico, a differenza del concorrente dichiarato aggiudicatario, la figura professionale del geologo;
II. Violazione del principio di economicità , efficacia ed efficienza dell’azione amministrativa, di par condicio tra i concorrenti, sviamento di potere, eccesso di potere per difetto assoluto di motivazione e di istruttoria, travisamento dei presupposti di fatto e di diritto: anche a voler ritenere non inderogabile la relazione geologica, secondo la richiamata norma regolamentare, l’eventuale decisione di prescinderne sarebbe possibile solo mediante motivata determinazione del responsabile del procedimento, prima o quantomeno contemporaneamente rispetto alla pubblicazione del bando, mentre negli atti di gara non vi sarebbe alcun riferimento in merito all’esclusione della relazione geologica, anzi richiamata, seppur indirettamente, nello schema di contratto allegato; la ricorrente avrebbe fatto affidamento sulla necessità  di corredare la propria offerta con la relazione geologica, ragion per cui il ripensamento “in corso d’opera” della stazione appaltante avrebbe leso la par condicio tra i concorrenti, dal momento che sarebbe stata possibile l’offerta di ribassi maggiori, con diverso esito della gara;
III. Violazione del principio di par condicio tra i concorrenti, eccesso di potere per difetto assoluto di motivazione e di istruttoria, travisamento dei presupposti di fatto e di diritto, illogicità  manifesta ed irrazionalità : il punteggio attribuito all’offerta tecnica del raggruppamento controinteressato sarebbe in ogni caso errato, non potendosi giudicare come “eccellente” – al pari dell’offerta tecnica presentata dalla ricorrente – un’offerta non corredata dalla relazione geologica e priva, all’interno del raggruppamento, di un geologo.
La ricorrente avanza anche domanda di condanna al risarcimento del danno patito per effetto dell’illegittima aggiudicazione, sia in forma specifica che per equivalente.
Si sono costituiti sia il Comune di Monopoli che il raggruppamento controinteressato, chiedendo il rigetto del gravame, evidenziando in necessaria sintesi:
– la possibilità  che la progettazione definitiva e la redazione della relazione geologica siano oggetto di separati affidamenti, possibilità  di cui la stazione appaltante aveva edotto i concorrenti mediante risposta a chiarimenti di uno di essi, pubblicata sul sito web del Comune di Monopoli il 15 luglio 2011, anteriormente cioè alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte;
– la scelta effettuata in sede di lex specialis di non ricomprendere nel progetto definitivo la relazione geologica, non essendo stata ivi quantificata nella determinazione del corrispettivo a base d’asta, nè tantomeno considerata nella definizione dei requisiti di partecipazione alla gara;
– la presenza della figura professionale del geologo all’interno della struttura dei soggetti partecipanti alla gara dovrebbe essere esplicitamente indicata nel bando di gara;
– l’inconferenza dei precedenti giurisprudenziali citati dal raggruppamento ricorrente, attinenti a fattispecie in cui la stazione appaltante avrebbe effettivamente richiesto in sede di lex specialis la relazione geologica;
– il punteggio assegnato al raggruppamento controinteressato sarebbe del tutto logico, in considerazione della estraneità  della relazione geologica dall’oggetto dell’incarico, fermo restando l’inammissibilità  della relativa censura per carenza di interesse, non avendo la ricorrente fornito la c.d. “prova di resistenza”.
Il raggruppamento controinteressato presenta altresì ricorso incidentale, con cui impugna gli atti della gara in esame limitatamente alla parte in cui non viene disposta l’esclusione della Infraterr s.r.l., deducendo le seguenti censure così riassumibili:
I. violazione del disciplinare di gara, eccesso di potere per difetto di istruttoria ed erronea presupposizione, violazione degli artt. 71 e 75 D.p.r. 445/2000: non sarebbe stato comprovato il possesso del requisito speciale concernente il numero medio annuo del personale utilizzato nell’ultimo triennio;
II. violazione del disciplinare di gara, lett. D), in relazione all’art. 253 comma 5 D.p.r. 207/2010: l’Ing. Incampo, giovane professionista del r.t.p., sarebbe responsabile di una percentuale dell’incarico superiore a quella, peraltro non consentita, dell’1% dichiarata in sede di offerta;
II. Violazione ed erronea applicazione del disciplinare di gara, eccesso di potere per erronea presupposizione, erronea e contraddittoria motivazione, carente istruttoria: il giudizio di sostanziale equivalenza delle offerte tecniche sarebbe illegittimo, in considerazione della estraneità  della relazione geologica dall’oggetto dell’incarico.
Con ordinanza n. 171 del 7 marzo 2012, questa Sezione ha respinto la domanda cautelare, ritenendo, ad un sommario esame, l’infondatezza del ricorso principale, “attesa la non ricomprensione della relazione geologica nell’oggetto della prestazione contrattuale posta in gara, come definita complessivamente dalla lex specialis”, e rilevando come “rientri nell’esercizio della piena discrezionalità  della stazione appaltante la scelta dell’affidamento delle prestazioni professionali geologiche mediante specifico e separato procedimento”.
Le parti hanno svolto difese in vista della pubblica udienza del 10 ottobre 2012, nella quale la causa è passata in decisione.
2. Preliminarmente, quanto all’ordine logico di trattazione delle domande, ritiene il Collegio di affrontare con priorità  l’esame del ricorso principale, pur avendo il gravame incidentale carattere “paralizzante” – in quanto diretto all’annullamento degli atti di gara limitatamente alla mancata esclusione della ricorrente principale – per ragioni di economia processuale, in relazione alla relativa evidente infondatezza (Consiglio di Stato, Adunanza Plenaria 7 aprile 2011, n. 4; T.A.R. Lazio Roma sez. III 07 ottobre 2011, n. 7808), con conseguente improcedibilità  del ricorso incidentale.
3. Il ricorso principale è infondato e va respinto.
3.1. Con il ricorso principale, il raggruppamento temporaneo di professionisti Intraterr – Infrastrutture chiede l’annullamento dell’aggiudicazione della gara per l’affidamento dei servizi tecnici meglio specificati in epigrafe, nella parte in cui ammette alla gara l’offerta del raggruppamento temporaneo Studio Romanazzi – Boscia e Associati s.r.l., priva della necessaria allegazione ex art. 24 del D.p.r. 207/2010 “Regolamento di esecuzione ed attuazione del Codice Contratti pubblici” della relazione geologica; contesta comunque il punteggio attribuito ad esso raggruppamento, non potendo l’offerta tecnica ricevere lo stesso punteggio di “eccellente” attribuito ad Infraterr s.r.l., dotata nel proprio organico di un geologo.
Questione dirimente per la decisione della controversia all’esame del Collegio, è data dalla necessità  o meno, negli affidamenti di servizi tecnici, ove si renda necessaria l’acquisizione della relazione geologica, di ricomprendere nell’incarico di affidamento della progettazione definitiva anche tale relazione, senza poter procedere al reperimento di tale prestazione professionale mediante specifico affidamento riservato a professionisti geologi.
Secondo la tesi della ricorrente, per effetto dell’art. 24 del D.p.r. 207/2010, il quale prevede che il progetto definitivo “deve” comprendere, tra i documenti allegati, la relazione geologica, questa sarebbe “parte integrante” del progetto definitivo e, pertanto, non sarebbe ammissibile l’aggiudicazione del servizio di progettazione definitiva a soggetto incapace di provvedere alla redazione della relazione geologica, fatta salva l’ipotesi di “motivata determinazione del responsabile del procedimento”.
Sia la giurisprudenza (Consiglio di Stato sez. I 27 maggio 2011, n. 3906) che l’Autorità  di Vigilanza sui Contratti pubblici (determinazione n. 3 del 27 febbraio 2002) hanno affermato la possibilità  che la progettazione definitiva e la redazione della relazione geologica siano invece oggetto di separati affidamenti, potendo la stazione appaltante, nell’esercizio della propria autonomia, ben decidere di affidare l’incarico di redazione della suddetta relazione a professionista geologo, reperibile sia all’interno che all’esterno dell’ente, in luogo dell’affidamento unitario al professionista incaricato della progettazione definitiva.
Non ritiene il Collegio la sussistenza di ragioni idonee a discostarsi dal suesposto orientamento, benchè la conoscenza delle condizioni del terreno su cui dovranno essere eseguiti i lavori costituisca, innegabilmente, il punto di partenza per tutte le successive attività  progettuali; sul punto, l’art. 24 del D.p.r. 207/2010 (non diversamente dall’art. 25 D.p.r. 554/1999 “Regolamento di attuazione della legge 109/94 “Merloni””) non determina quindi una inderogabile etero – integrazione del bando, permanendo in capo alla stazione appaltante la possibilità  di optare per l’affidamento separato.
Ciò premesso, va evidenziata nella fattispecie per cui è causa, l’estraneità  della relazione geologica rispetto all’oggetto dell’incarico posto in affidamento, non essendo prevista nel quadro economico alcuna quantificazione degli onorari relativi alle prestazioni geologiche, e non essendo richiesti in relazione a tali attività , nel bando – rimasto inoppugnato – gli specifici requisiti di partecipazione alla gara, riferiti esclusivamente alle attività  tecniche attinenti l’architettura e l’ingegneria, indicate espressamente nell’oggetto dell’appalto.
Diversamente quindi da quanto argomentato dalla difesa del raggruppamento ricorrente, va esclusa la comprensione della relazione geologica nell’oggetto dell’incarico come definito dagli atti di gara, circostanza che consente di smentire la dedotta lesione della par condicio tra i concorrenti, poichè l’opzione per l’affidamento separato risulta cristallizzata a monte del procedimento e non già  “in corso d’opera”, sì da escludere la fondatezza delle stesse censure di sviamento di cui al secondo motivo di gravame. Sul punto, non è sufficiente per ricomprendere la relazione geologica nell’affidamento di un incarico esterno per la progettazione di un’opera pubblica il mero silenzio al riguardo della lex specialis, non operandosi appunto alcuna etero – integrazione automatica per effetto del non innovativo disposto di cui all’art. 24 D.p.r. 207/2010, essendo viceversa necessario che la stazione appaltante definisca nel bando stesso le prestazioni del geologo (requisiti di partecipazione, onorario ecc.) per ovvie ragioni di trasparenza ed imparzialità  del procedimento concorsuale.
Hanno quindi buon gioco le difese della stazione appaltante e della controinteressata nel rilevare l’inconferenza dei precedenti giurisprudenziali (T.A.R. Puglia – Lecce sez II 21 giugno 2007, n. 2483) ex adverso richiamati, giacchè riferiti a gare in cui era espressamente contemplata la prestazione del professionista geologo.
D’altronde, di tale scelta la stazione appaltante aveva chiaramente edotto i concorrenti, mediante risposta a chiarimenti richiesti da uno di essi, pubblicata sul sito web del Comune di Monopoli il 15 luglio 2011, anteriormente cioè alla scadenza del termine per la presentazione delle offerte.
Pertanto, alla luce dell’assenza di disposizioni specifiche da parte degli atti di gara e degli univoci chiarimenti forniti in pendenza del termine per la presentazione delle offerte, si appalesa l’infondatezza delle doglianze di cui al primo motivo, quanto la stessa eccepita inammissibilità , non avendo la ricorrente impugnato le disposizioni della suddetta lex specialis nella parte in cui non comprendevano la redazione della relazione geologica.
3.2. Anche il secondo motivo è privo di pregio.
La tesi della ricorrente volta ad affermare l’omessa motivata determinazione da parte del responsabile del procedimento, trova puntuale smentita, come detto, proprio dalla mancata ricomprensione da parte del Comune di Monopoli della relazione geologica nell’oggetto dell’affidamento, circostanza che rendeva del tutto inutile la conferma di una scelta già  esplicitata “a monte” ed insussistente il denunziato sviamento della stazione appaltante.
3.3. Inammissibile per difetto di interesse e comunque infondata, infine, è la doglianza di cui al terzo motivo di gravame.
La ricorrente principale, nel censurare il punteggio attribuito al r.t.p. controinteressato, non dà  infatti prova della possibilità , in caso di accoglimento della censura ed annullamento della gara, del conseguimento dell’aggiudicazione in proprio favore, con conseguente inammissibilità  per difetto di interesse, secondo il consueto criterio della “prova di resistenza” applicabile in materia di gare d’appalto (ex plurimis T.A.R. Napoli Campania sez. I 10 marzo 2010, n. 1339; Consiglio Stato sez. IV 12 maggio 2008, n. 2167).
La censura è comunque infondata, sempre in considerazione dell’esclusione della relazione geologica dall’oggetto dell’affidamento posto in gara, in uno con la minor compiutezza riscontrata dalla commissione nella relazione metodologica del raggruppamento Infraterr.
3.4. Per i suesposti motivi il ricorso principale è infondato e va respinto.
3.5. Va altresì respinta la domanda di condanna al risarcimento del danno, attesa la legittimità  dei provvedimenti impugnati, nei limiti delle censure dedotte.
3.6. Il ricorso incidentale è conseguentemente improcedibile per sopravvenuto difetto di interesse.
Sussistono giusti motivi ai sensi degli artt. 26 cod. proc. amm. e 92 c. 2 c.p.c. per compensare integralmente le spese di lite tra le parti.
P.Q.M.
Il Tribunale Amministrativo Regionale per la Puglia (Sezione Prima) definitivamente pronunciando sul ricorso, come in epigrafe proposto, lo respinge.
Dichiara improcedibile il ricorso incidentale.
Spese compensate.
Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall’autorità  amministrativa.
Così deciso in Bari nella camera di consiglio del giorno 10 ottobre 2012 con l’intervento dei magistrati:
 
 
Corrado Allegretta, Presidente
Paolo Amovilli, Referendario, Estensore
Francesco Cocomile, Referendario
 
 
 
 

 
 
L’ESTENSORE IL PRESIDENTE
 
 
 
 
 

DEPOSITATA IN SEGRETERIA
Il 19/11/2012
IL SEGRETARIO
(Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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